Pinacoteca e Crocifissione di Cristo – Punto “8” della Mappa
APERTURA
Dal lunedì alla domenica. Orario 09:00-19:00
Per info telefonare a Gabriella:
Voce di Larisa – Scuola Media di Paciano
La crocifissione di Cristo
Nella sala della Confraternita del Santissimo Sacramento troviamo un grande affresco, 5 metri x 9 circa, dipinto nel 1452 da Francesco da Castel della Pieve, forse il primo maestro di Pietro Vannucci, detto il Perugino.
L’opera ha molti personaggi: nella parte alta del dipinto si notano dei fumetti.
La Madonna è svenuta per il dolore ed è sorretta da altre donne.
Il cattivo ladrone si riconosce perché dalla sua bocca esce un diavoletto.
Cristo è rappresentato dal sole, la luna rappresenta la Chiesa.
L’opera, pur dipinta in pieno Rinascimento, è ancora molto influenzata dai canoni della pittura medievale.
Pinacoteca
La Pinacoteca, già sala della Confraternita del Santissimo Sacramento dove Francesco da Castel della Pieve, pittore proveniente dalla stessa città di Pietro Vannucci detto il Perugino, nel 1452 affrescò una grandiosa “Crocifissione” dietro commissione del priore Andrea di Giovanni.
Poco più tardi, in una parete laterale, un pittore locale vi affrescò un’“Annunciazione”, tuttora visibile anche se rovinata.
Nella sala confraternale sono stati collocati alcuni tra i più importanti dipinti che Paciano tuttora conserva: la “Madonna del Rifugio” (o “Madonna del Davanzale”), proveniente da San Sebastiano assegnata a Bernardino di Mariotto (fine XV secolo), una tela ad olio con Annunciazione della prima metà del Seicento, due pregevoli tele dell’ordine dei serviti del XVII secolo (“Madonna addolorata” e “Madonna col Bambino e santi”); una terza, sempre del Seicento, con santi domenicani (tutte provenienti dal convento di Sant’Antonio da Padova), due dipinti raffiguranti Santa Lucia.
Chiude la sezione la ricostruzione del prezioso polittico di Antonio e Giovanni Sparapane, di cui si conservano due laterali raffiguranti “Santa Mustiola” e “San Pietro apostolo” (1475-78).
La crocifissione di Francesco da Castel della Pieve, il medioevo nel rinascimento
All’interno della Pinacoteca si apre la colossale Crocifissione, dipinta da Francesco da Castel della Pieve, pittore proveniente dalla stessa città di Pietro Vannucci detto il Perugino.
L’affresco fu commissionato dal priore Andrea di Giovanni, è datato 1452, si ritrova una tradizionale impostazione pittorica medievale. La narrazione del doloroso momento della crocifissione del Cristo, con i due ladroni ai lati e la Madonna addolorata e accasciata sorretta ai piedi della croce e i cartigli, ci mostra un ciclo pittorico ancora medievale.
Il medioevo è tradito dagli abiti già rinascimentali che danno un gusto particolare all’opera a cavallo fra i due periodi.
La commissione è ricordata in basso dalla presenza dei Bianchi incappucciati rappresentati alla base dell’opera.
L’opera mostra la caduta del pigmento azzurro che è virato dal suo colore originale, a ricordarci tutta la difficoltà e la maestria che le operazioni di affresco dovevano rispettare per la buona conservazione dell’opera.